Cari Colleghi,

In queste ore abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sul fatto che sta girando una comunicazione mail tra gli iscritti all’albo, con cui un anonimo comitato invita a partecipare ad un incontro elettorale.
La preoccupazione che ci è stata rappresentata, è che l’ordine avesse infranto le norme sulla privacy, cedendo a terzi l’indirizzario mail degli iscritti all’Albo.
Tutto ciò non è assolutamente vero, anzi il Consiglio ritiene opportuno precisare:

  • la segreteria dell’Ordine non ha mai autorizzato o ceduto a terzi gli indirizzi e-mail degli iscritti;
  • che l’iniziativa ha tutti i caratteri di una lettera anonima;
  • che proprio la forma anonima della comunicazione crea seri dubbi sul fatto che essa sia realmente l’iniziativa di professionisti iscritti al nostro Albo;
  • che, anzi, l’iniziativa ha i caratteri del gesto di uno sprovveduto burlone.
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    L’unica nota positiva di tale increscioso episodio è la possibilità che ci viene offerta di comunicare, ai pochi che ancora non lo sanno, che quest’anno si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, e la conseguente elezione di un nuovo presidente dell’Ordine.

    Tuttavia, al di là di ogni programma elettorale, è auspicabile che tutti gli aspiranti presidenti si obblighino pubblicamente a comportarsi come il sottoscritto che, durante tutti gli anni di presidenza, si è astenuto dall’accettare incarichi professionali, ancorché gratuiti, in tutti i casi in cui è stata richiesta all’Ordine l’indicazione di singoli nominativi per lo svolgimento di tali incarichi; inoltre per il tempo in cui si è carica, è opportuno che il presidente non si proponga o addirittura solleciti incarichi giudiziari conferiti dai magistrati del circondario, rinunciando a quelli in corso.

    Il faro di ogni legittima aspirazione dovrà essere un’attività al servizio dei colleghi, che non può e non deve essere una vetrina per chi è in cerca di visibilità professionale.

    È sempre opportuno ricordare che gli Ordini professionali sono “enti pubblici non economici” e quindi i suoi vertici dovranno attenersi ai vincoli di legge sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, e dovranno dare informazioni sui curricula e sugli incarichi professionali in corso.

    Insomma è opportuno che almeno la gestione degli ordini professionali non sia affidata a chi non ha la capacità di distinguere i ruoli politici con gli interessi professionali, perché se non sono tenuti ben distinti possono addirittura determinare responsabilità penali, così come la cronaca politica e amministrativa ci insegna.

    Con l’occasione, a nome di tutto il Consiglio dell’Ordine e dei Revisori, Vi faccio gli auguri di una serena Santa Pasqua.

    Il presidente
    (Dott. Paolo Giugliano)